Decreto recepimento Direttiva Revisioni (2014/45/UE)
Con riferimento al Decreto di recepimento della Direttiva Revisioni (2014/45/UE), vi informiamo sulle istanze richieste da ANARA-Confartigianato nella bozza di decreto del 29-11-2016.
Di seguito i punti cardine:
Controlli: si condivide la scelta di rafforzare il ruolo della Direzione Generale della Motorizzazione che, attraverso le sue articolazioni periferiche, andrà a ricoprire il ruolo di autorità competente e, quindi, di Organo di supervisione deputato a controlli, verifiche, monitoraggio – e quindi anche autorizzazioni -, con una maggiore centralizzazione di poteri e competenze. Ciò dovrebbe garantire un sistema di controlli più efficace e serrato sui centri di revisione, sia sotto il profilo dei requisiti che sul piano della qualità dei controlli stessi ed il riordino del mercato, favorendo il contrasto all’esercizio irregolare dell’attività, fonte di abusivismo e concorrenza sleale a danno dell’intero settore, nonché grave minaccia per la sicurezza stradale e la tutela degli utenti.
Ispettori: la figura dell’ispettore rappresenta la novità di tutto l’impianto normativo del decreto che introduce una separazione di ruoli. In particolare si concorda sulla separazione tra “Responsabile Tecnico” ai sensi della legge 122/92 e “Ispettore” ai sensi dell’art.80 del Codice della Strada, finalizzata ad ottenere che gli ispettori possano operare con massima trasparenza e imparzialità, non in conflitto di interesse, assumendosi la responsabilità dei veicoli controllati. In tale ottica, viene condivisa la scelta di innalzare il livello di competenza/qualificazione dell’ispettore attraverso idonei percorsi di formazione/aggiornamento professionale e di prevedere il riconoscimento della figura dell’ispettore stesso attraverso l’iscrizione ad un apposito Registro, detenuto dal Ministero, sulla base di specifici requisiti professionali e formativi che dovranno essere definiti di concerto con le Organizzazioni.
Tariffe: questione centrale, fortemente ribadita, è l’adeguamento delle tariffe, ferme al 2007, che rischia di compromettere la sopravvivenza delle imprese del settore e che è divenuta ormai improcrastinabile non solo per i costi nel frattempo già sostenuti delle imprese, ma anche in considerazione degli ulteriori oneri che graveranno sui centri revisione per i futuri investimenti legati all’applicazione della Direttiva europea. In merito viene sottolineata l’opportunità di prevedere una modifica della normativa vigente che preveda, in automatico, l’adeguamento annuale all’indice ISTAT.
Per informazioni contattare l’ufficio categorie allo 030/3745.324-203.