E’ necessaria una riforma organica, che va ad interessare principalmente la flessibilità nell’utilizzo delle licenze, per avere un comparto taxi più efficiente e trasparente. È quanto emerso all’incontro convocato il primo agosto dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini. Per Confartigianato Taxi ha partecipato il consigliere Alessandro Nordio.
La proposta del Governo – che tiene conto anche delle necessità alimentate da grandi eventi che riguarderanno Roma e Milano e a cascata tutto il territorio nazionale fino al 2033 – ha riguardato nello specifico quattro punti.
A partire dall’adozione del gemellaggio delle licenze, che prevede una riforma strutturale che raddoppi le licenze già in essere a titolo gratuito o oneroso, a ciascun titolare che ne faccia richiesta, specificando che queste ultime dovranno essere valorizzate entro sei mesi con contratti di gestione e in caso contrario torneranno nella disponibilità dei Comuni.
Il secondo aspetto riguarda il rilascio, da parte dei Comuni, di licenze temporanee in proporzione alle necessità dell’utenza per un periodo non superiore a dodici mesi (in situazioni dove si prevedono presenze turistiche superiori alla media stagionale). Al terzo punto l’avvio di una semplificazione burocratica nella predisposizione della seconda guida, una figura che si affianca al titolare della licenza e di cui questi si può avvalere nel caso in cui gli venga concesso dal Comune il turno integrativo e infine l’utilizzo del PNRR per incentivi che favoriscano il cambio dei veicoli o natanti.
Confartigianato Taxi, in tema di licenze gemelle, esprime fortissime perplessità in quanto non vi è proporzionalità tra l’obiettivo del Governo e il sostentamento economico delle imprese.
Sul rilascio delle licenze temporanee non è chiaro il metodo di assegnazione e la modalità di gestione operativa che deve essere improntata a criteri di reale necessità dovuta a fattori contingenti. Inoltre non si comprende se esiste una proporzionalità nel rilascio, che deve considerare il contingente presente sul territorio rapportato al numero dei soci degli organismi economici gestori (cooperative e consorzi).
Apprezzamento da parte di Confartigianato Taxi per la proposta di semplificazione nell’utilizzo delle seconde guide e la volontà di chiarire l’inquadramento dei sostituti. Sì anche all’adozione di turni integrativi che devono prevedere il ruolo di coordinamento degli organismi economici per il loro utilizzo al fine di renderli efficaci e necessari qualora le condizioni della domanda siano reali, soprattutto quando non è garantito il trasporto collettivo di massa.
Confartigianato Taxi ribadisce la necessità che le tariffe rimangano amministrate e vadano studiate formule che – nel rispetto del servizio pubblico erogato – consentano ai titolari di favorire o attenuare la domanda in alcune ben delimitate fasce orarie o periodi.
Apprezzabile, inoltre, la proposta di incentivi economici che, oltre a quelli proposti, devono comprendere l’inserimento nei mestieri usuranti attraverso il ricorso al principio dei contributi figurativi.
Infine, Confartigianato Taxi evidenzia la necessità di attivare rapidamente il REN e introdurre una normativa di rango primario per la regolazione delle piattaforme alla luce delle nuove iniziative dell’AGCM (l’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato).