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Confartigianato Lombardia presenta il Rapporto 2023 su competenze, tecnologia e sostenibilità

Per il presidente Massetti: «Sostenibilità orizzonte ambizioso e obiettivo strategico».

«Le micro e piccole imprese e i nostri artigiani non stanno con le mani in mano ad aspettare soluzioni dall’alto: più del 29% delle Mpi ha riconosciuto premi di produzione ai lavoratori, il 25% ha attivato collaborazioni con le scuole, il 24% ha introdotto pacchetti di welfare aziendale (buoni benzina, pasti, acquisti) e così via. Resta la mancanza di personale, ormai cronica, causata dalla contrazione demografica e dal disallineamento domanda-offerta, solo in parte attutita dalla robotica e dalle tecnologie. Solo a Brescia il difficile reperimento di entrate previste riguarda il 44% delle nostre Mpi e contemporaneamente cresce la richiesta di competenze green e digitali: rispetto a 5 anni fa almeno un lavoratore su tre è richiesto con queste “skill”, e questo, nonostante su un lavoratore su tre ci sia l’investimento in formazione e l’adeguamento delle competenze alle nuove tecnologie dentro l’impresa e ben oltre la metà di quelle bresciane che hanno svolto corsi di formazione e aggiornamento (54,1%) nell’ultimo anno. Competitività da perseguire nei mutati contesti della robotica e dell’intelligenza artificiale: una Mpi su 4 ritiene che lo sviluppo dell’intelligenza artificiale (IA) potrà avere impatti più o meno rilevanti sull’attività della propria impresa. Ma poiché le conseguenze sull’impresa dell’avanzare della tecnologia ha ancora margini incerti, solo l’8,2% dichiara di conoscere nel dettaglio i reali sviluppi sul proprio settore».

Questi alcuni degli spunti messi sul tavolo dal presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti martedì 17 ottobre 2023, nell’appuntamento annuale con il Rapporto sulla piccola e media impresa lombarda firmato da Confartigianato Lombardia. La presentazione di “Impronte d’impresa. Un’identità d’avanguardia per le PMI” si è tenuta presso la sala Belvedere Jannacci, in Palazzo Pirelli a Milano. Un evento che ha visto il confronto tra il mondo economico e la politica, con Confartigianato Lombardia al tavolo con Regione Lombardia – presente con il presidente regionale e bresciano Eugenio Massetti, l’Ass. Regionale allo Sviluppo Economico Guido Guidesi – e tante imprese a portare la propria concreta testimonianza tra cui la brescianaBellini & Meda”, di Pozzolengo, specializzata in componenti e particolari in acciaio inox su misura, intervenuta con Cristian Bellini proprio sul tema della sostenibilità e dell’automazione. 

Confartigianato ha presentato la panoramica attuale, raccontata attraverso i dati per descriverne le principali traiettorie di evoluzione. «Lo studio non è una fredda e asettica carrellata di numeri, l’approfondimento dei fenomeni nasce dall’indicazione delle imprese associate – continua il presidente Massetti – In preparazione allo studio quantitativo, infatti, sono stati organizzati due focus group per ascoltare dalla viva voce degli imprenditori le fatiche e i successi, i cambiamenti e gli ostacoli principali affrontati nell’ultimo anno, soprattutto per comprendere le strategie da loro messe in campo in tale contesto».

Il lavoro è partito dal capitolo persone, che per gli imprenditori sono capitale di conoscenza e competenze, oltreché – naturalmente – di relazioni. Tra la fatica a trovare e trattenere manodopera: aspetto che rappresenta ancor più un ostacolo per le imprese che impiegano tempi lunghi, superiori all’anno, per formare neoassunti (nel 71,6% dei casi). In linea generale, le imprese hanno mediamente bisogno di 15 mesi per trasmettere il loro sapere/saper fare, pertanto è chiaro quanto diventino preziose le persone che hanno affrontato e positivamente concluso questo iter. La carenza di lavoratori preparati e formati è la prima causa dell’incapacità delle imprese di far fronte alla crescita degli ordini: un campanello di allarme che suona per quasi la metà delle aziende. È un tema dibattuto che si polarizza tra chi guarda all’IA e alla robotica avanzata come un pericolo. A Brescia la quota di entrate esposte all’impatto dell’intelligenza artificiale si ferma al 21,2% rispetto al 32,5% della media lombarda – ma il dato balza al 42,3% per il rischio automazione nell’artigianato a fronte del 37,5% regionale. Brescia si piazza al 9° posto per aver investito con il 9,5% delle imprese, in applicazioni e soluzioni di I.A..

Aspetto centrale del Rapporto è stato la sostenibilità, che per le PMI si traduce nel triplice livello: ambientale, economico e sociale. Non esiste e non sussiste sul lungo termine l’uno senza l’altro. Il 72,8% delle Mpi negli ultimi anni hanno svolto una o più azioni volte a tutelare l’ambiente. Eppure solo l’8%, per far fronte a questi investimenti, ha avuto accesso a bandi e incentivi; mentre il 13% ha provato ad accedervi senza riuscirci. Conclude il presidente Massetti: «La sostenibilità è, ormai, un obiettivo strategico per le nostre imprese e gli artigiani, un orizzonte ambizioso ma necessario che il Rapporto 2023 dimostra essere già il presente dell’economia reale lombarda. Chiediamo maggior sostegno economico per la riconversione: non più “click day” che per le nostre imprese si sono sempre rivelati un flop, ma investimenti e sgravi, con accesso agevolato al credito e strumenti di finanza “sostenibile” per chi investe in questa direzione».

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