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Risultati del sondaggio “Focus IMPatto Giovani”

Il Recovery Plan deve investire sulla fiducia nella ripresa che i giovani hanno espresso nella survey Focus IMPatto Giovani, il futuro dell’Italia si gioca sulla capacità di consentire alle nuove generazioni di esprimere talento e spirito d’iniziativa imprenditoriale.

Questo quanto emerso dal sondaggio “Focus IMPatto Giovani”, dedicato alla percezione per il 2021 di imprenditori, manager e professionisti under 40 sull’economia, sul lavoro e sul tessuto produttivo. Emerge fiducia nella ripresa, grazie alle capacità individuali ma anche al valore aggiunto di fare squadra, sia a livello generazionale che professionale.

Per la maggioranza degli intervistati, nonostante la grave crisi, la percezione del futuro resta positiva: per il 74,4% è molto positiva e per il 16,5% è «abbastanza positiva». Il dato è confermato da due fattori: il 40% degli imprenditori prevede di assumere e il 46,6% ha in programma di investire nel corso dell’anno. Nel 44,4% dei casi, nel corso del 2021, le imprese prevedono di accedere alla misura che azzera i contributi per chi assume le donne mentre una percentuale più alta, il 62%, utilizzerà lo sgravio per l’assunzione dei giovani under 35.
Questi risultati, tuttavia, sono condizionati da fattori esterni e interni: «la risoluzione dell’attuale pandemia» incide per il 48,7% degli intervistati, mentre per il 40,4% è l’alleanza strategica tra imprenditori, professionisti e manager» a fare la differenza.

E se per il 2021, pur facendo leva sui propri sforzi, nel complesso la percezione degli under 40 appare positiva, la survey rileva grande preoccupazione sul Sistema Paese nel suo complesso: il 71,9% degli intervistati prevede che sarà un anno difficile per l’Italia.
Tra i fattori che determinano questo sentimento negativo c’è l’eccesso di burocrazia (62,8%), la crisi economica (57,9%) e le conseguenze della pandemia sul tessuto sociale (46,9%), mentre per il 45,8% l’instabilità/conflittualità politica è in cima ai problemi da superare.

Secondo gli under 40 le priorità delle aziende per ripartire sono formazione, digitalizzazione e innovazione. Ma saranno necessari interventi a tutto campo come la riduzione fiscale (55,1%), lo snellimento della burocrazia (45,8%) e un’azione decisa sull’istruzione e la formazione (37,4%). Per quanto riguarda il Programma Next Generation EU, sono state individuate principalmente tre aree d’intervento su cui concentrare le risorse europee: la riduzione del costo del lavoro per il 53,8%, la sanità per il 37,9%, l’efficienza energetica e il digitale per il 37%.

Le associazioni che partecipano al progetto IMPatto Giovani sono: Giovani Imprenditori Confindustria; Giovani Imprenditori SMI – Sistema Moda Italia; Confartigianato Giovani Imprenditori; Giovani Ance – Associazione Nazionale Costruttori Edili; AIGA – Associazione Italiana Giovani Avvocati; Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili; Federmanager Giovani; Giovani di Confagricoltura – ANGA; Gruppo Giovani – FederlegnoArredo; Gruppo Giovani Imprenditori Confapi; AIOP Giovani – Associazione Italiana Ospedalità Privata; Associazione Classi Dirigenti delle Pubbliche Amministrazioni; Giovani Imprenditori – Federalimentare.

All’evento di IMPatto Giovani è intervenuto il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile Enrico Giovannini il quale ha sottolineato: “La crisi pandemica oltre a farci realizzare l’interconnessione tra i fenomeni ha reso evidente la necessità di accelerare verso un nuovo modello di sviluppo, che sia sostenibile dal punto di vista economico, sociale e ambientale. Le imprese che hanno avviato politiche di sviluppo sostenibile, oltre ad averne guadagnato in termini di produttività, come ha evidenziato l’Istat, sono state le più resilienti, hanno resistito e reagito meglio allo shock e sapranno sfruttare le opportunità di ripresa. I giovani imprenditori hanno nelle mani il futuro del Paese, la responsabilità di cambiare verso il nuovo paradigma, quello che l’Europa ci chiede per sfruttare al meglio le risorse che mette a disposizione. Il Ministero che guido sostiene con convinzione questa nuova visione verso la quale orienterà le risorse del Next Generation Eu, così come gli altri fondi europei e nazionali, in linea con il cambio del nome del Dicastero”.

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