La pandemia ha fatto emergere la necessità di una maggiore flessibilità in ambito lavorativo, modificando le abitudini, i comportamenti e le aspettative di lavoratori e datori di lavoro.
Oggi sempre più imprese si pongono l’obiettivo di mettere le persone al centro e, attraverso il welfare, hanno la possibilità di avere un impatto sociale e usufruire, al tempo stesso, di una serie di agevolazioni e vantaggi che derivano dall’adesione a modelli organizzativi sostenibili.
Con welfare aziendale si intende l’insieme di beni e servizi che l’impresa, cogliendo le esenzioni da tasse e contributi concesse dalla legge, decide di mettere a disposizione dei collaboratori e dei loro familiari con l’obiettivo di aumentare il benessere e favorirne la conciliazione vita-lavoro.
Già di per sé i vantaggi generali del welfare aziendale sono molteplici, sia per il datore di lavoro che per i collaboratori, e rappresentano un efficace e tangibile strumento per ottenere:
• azzeramento del cuneo fiscale sia per l’azienda che per il lavoratore;
• ottimizzazione del costo del lavoro per l’azienda;
• aumento del potere d’acquisto per i lavoratori;
• miglioramento del clima aziendale;
• attrazione e fidelizzazione di migliori risorse;
• aumento della produttività;
• espressione dell’impegno dell’azienda verso i propri collaboratori.
Oltre a questi vantaggi previsti dal contesto normativo se ne aggiungono altri esclusivi della piattaforma messa a disposizione da Confartigianato, resi possibili proprio dalle specificità del modello di welfare che la caratterizza. Il nostro welfare è infatti un “welfare territoriale” cioè potenzialmente spendibile dai dipendenti in qualsiasi territorio e presso qualsiasi fornitore (non solo le strutture già convenzionate), favorendo la prosperità di tutti i soggetti coinvolti.
In sintesi, le peculiarità del modello di Confartigianato si configurano in:
• maggiore libertà per lavoratori di scegliere i propri i fornitori di servizi di fiducia;
• spendibilità del credito welfare ovunque;
• coinvolgimento dei fornitori di prossimità;
• ricaduta economica sul territorio;
• accessibilità anche alle PMI.
Ed è proprio su questo ultimo punto che è utile soffermarci. Negli ultimi due anni abbiamo notato un crescente interesse da parte delle imprese “a valore artigiano” sui temi legati al welfare, ma ci sono ancora moltissime aziende che non conosco la normativa o che non la vedono accessibile.
Il salto di qualità che vogliamo fare è proprio quello di portare direttamente con i nostri welfare specialist la conoscenza del welfare aziendale nelle imprese del territorio, approfondendo tutte le possibilità di applicazione con concretezza.
