Non c’è dubbio, il settore benessere è tra quelli che ha sofferto di più a causa della pandemia e delle misure per il suo contrasto e contenimento. In più, dalla scorsa settimana, chi desiderasse una piega o un massaggio ha l’obbligo di dotarsi di green pass base.
Una misura di sicurezza che però, come ci segnalano i nostri associati, non sta creando particolari problemi. Anzi, l’obbligo di green pass potrebbe essere persino un incentivo per le persone a tornare dal parrucchiere o dall’estetista, per esempio, come si faceva prima del Covid: c’è ancora tanta paura e disinformazione tra i clienti, una misura di sicurezza in più può essere utile.
“La nostra preoccupazione – dice il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti – è che la clientela non si lasci trascinare ancora in un clima di timore che possa costituire un ulteriore fattore penalizzante per gli operatori dei servizi alla persona. Ecco perché il green pass può essere considerato anche un elemento di sicurezza aggiuntivo e può tranquillizzare gli utenti degli esercizi a noi associati che, ricordo, per il 90% sono ormai pienamente vaccinati”.
Il tutto si somma al fatto che, in un momento di rincari generalizzati (dalla pasta alla bolletta del gas), si guarda molto al portafoglio e abbiamo visto in questi esercizi contrarsi la richiesta di alcuni trattamenti.
Gli operatori del settore hanno sempre lavorato nel rispetto dei protocolli e si sono già dotati di ciò che occorre per far vivere ai clienti l’esperienza di un servizio in un luogo sicuro, ma gli abusivi si moltiplicano, così come il fai da te.
“Confartigianato – afferma il Segretario regionale lombardo Carlo Piccinato – chiede fermezza e controlli contro gli abusivi che vanificano l’impegno dei professionisti del settore e, agendo al di fuori di ogni regola, possono diventare pericolosi veicoli di trasmissione del Covid”.