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Energia e gas: credito d’imposta per il secondo trimestre 2023

Per contenere il costo delle forniture di elettricità e gas delle imprese, il Governo ha esteso al secondo trimestre 2023, anche se con una riduzione della percentuale, i relativi crediti d’imposta.

Le imprese beneficiarie della misura sono le seguenti:

le imprese energivore, come definite dal Decreto Mise 21.12.2017, i cui costi per la componente energetica riferiti al primo trimestre 2023, al netto delle imposte e di eventuali sussidi, hanno subìto un incremento superiore al 30% rispetto allo stesso periodo del 2019.
Spetta loro un credito d’imposta pari al 20% delle spese sostenute per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata nel secondo trimestre 2023;

le imprese non energivore, dotate di contatori di energia elettrica con potenza disponibile pari ad almeno 4,5 kW, i cui costi medi per la componente energetica riferiti al primo trimestre 2023, al netto delle imposte e di eventuali sussidi, hanno subìto un incremento superiore al 30% rispetto allo stesso periodo del 2019. Per esse, il credito d’imposta è pari al 10% della spesa sostenuta per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata nel secondo trimestre 2023;

le imprese gasivore (come individuate, sulla base dei criteri dettati dal Decreto Mite 541/2021, dall’elenco per l’anno 2023 pubblicato dalla Cassa per i servizi energetici e ambientali) e le imprese non gasivore, qualora il prezzo del gas nel primo trimestre 2023, calcolato come media dei prezzi di riferimento del mercato infragiornaliero (Mi-Gas), abbia subìto un incremento superiore al 30% rispetto allo stesso periodo del 2019. Il credito spetta in misura pari al 20% della spesa sostenuta per l’acquisto del gas, consumato nel secondo trimestre 2023, per usi energetici diversi da quelli termoelettrici.

N.B.: Per le imprese che non hanno effettuato la comunicazione all’Agenzia delle Entrate dei crediti energia e gas relativi al 2022 (terzo e quarto trimestre) entro lo scorso 16 marzo 2023, è possibile effettuare una sanatoria e poterli così utilizzare in compensazione entro il 30 settembre 2023.

COME FARE

1) Se l’attuale fornitore è il medesimo del 2019
Al fine di facilitare la tua impresa nella fruizione del credito, alleghiamo il fac simile con il quale puoi provvedere ad inoltrare la richiesta via PEC al tuo fornitore di cui di seguito troverai gli indirizzi.
Elenco degli indirizzi PEC dei principali operatori presenti sul territorio.

2) Se l’attuale fornitore non è lo stesso del 2019
In situazioni di particolare complessità o quando il fornitore non sia il medesimo dal 2019, non sarà possibile beneficiare della procedura agevolata e ottenere l’importo del credito tramite richiesta PEC al fornitore; la tua impresa perciò dovrà ricorrere all’ausilio di tecnici specializzati in materia che provvedano all’esatta quantificazione del credito fiscale, facendosi carico dei costi di consulenza che a nostro avviso, in via puramente indicativa, si giustificano a fronte di volumi di consumo importanti che nel caso dell’energia elettrica possono essere individuati in un costo trimestrale pari ad almeno € 3600/€ 4000 nel 2° trimestre 2023 oltre ad iva.

I nostri esperti del Settore Energia e Gas sono a disposizione per assistere la tua impresa nella quantificazione dell’eventuale credito di imposta.

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Per informazioni:

Ufficio Energia

Tel: 030 3745.275-268-338-273

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