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Autoriparazione: semplificazione delle procedure di visita e prova dei veicoli: stop ai collaudi presso UMC per alcune tipologie di modifiche

È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 37 del 13 febbraio 2021, il Decreto del Ministro delle Infrastrutture e Trasporti riguardante la semplificazione delle procedure di visita e prova dei veicoli, a seguito di modifiche strutturali e funzionali.
Il Decreto individua le tipologie di modifica delle caratteristiche costruttive e funzionali dei veicoli per le quali, fermo restando l’aggiornamento della carta di circolazione, non è prevista la visita e prova presso gli Uffici della Motorizzazione Civile:

1. sostituzione serbatoio GPL del sistema di alimentazione bifuel o monofuel;

2. installazione gancio di traino sui veicoli delle categorie internazionali M1 e N1;

3. installazione doppi comandi per veicoli da adibire ad esercitazioni di guida;

4. installazione dei seguenti adattamenti per la guida dei veicoli da parte di conducenti disabili, quali:

4.1. pomello al volante;
4.2. centralina comandi servizi;
4.3. inversione dei pedali acceleratore-freno nella configurazione speculare a quella originaria;
4.4. spostamento leve comandi servizi (luci, tergicristalli, etc.);
4.5. specchio retrovisore grandangolare interno;
4.6. specchio retrovisore aggiuntivo esterno.

Le modifiche ai veicoli sono effettuate dalle officine esercenti l’attività di autoriparazione che dovranno preventivamente accreditarsi presso l’Ufficio Motorizzazione Civile territorialmente competente attraverso sottoscrizione di un apposito disciplinare riportato nell’allegato C del decreto stesso. Ad ogni officina accreditata l’Ufficio Motorizzazione Civile assegnerà un proprio codice identificativo.

Per ogni modifica effettuata l’officina rilascia una dichiarazione di esecuzione dei lavori a regola d’arte, compilata secondo il fac-simile riportato nell’allegato B del presente decreto e annota, in ordine progressivo, su apposito registro, con pagine numerate e preventivamente vidimato dall’Ufficio Motorizzazione Civile, il numero di targa e numero di telaio del veicolo, il nominativo dell’intestatario, il tipo di modifica e la data in cui è stata effettuata la modifica stessa.
La norma specifica anche le procedure e i tempi per l’aggiornamento della carta di circolazione, oltre ad individuare le modalità di vigilanza da parte degli Uffici Motorizzazione Civile.

La principale novità introdotta dal Decreto consiste nel fatto che, in luogo dei collaudi, viene prevista una procedura amministrativa con cui le officine di autoriparazione accreditate possono attestare la conformità degli interventi di modifica eseguiti sui veicoli.
Il provvedimento rappresenta un importante risultato per le imprese del settore, ottenuto grazie all’intensa e incisiva azione di Confartigianato, che ha posto basi concrete per favorire le opportunità di incremento dell’attività e le prospettive di sviluppo competitivo delle imprese associate.

Decreto MIT 8 gennaio 2021

Informativa MIT 13 febbraio 2021


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