Nei giorni scorsi è stato fatto un grande passo nel percorso di avvicinamento a una maggiore fruibilità dell’auto elettrica. È stato infatti pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto che disciplina la trasformazione dei veicoli a motore endotermico in veicoli elettrici.
Finora tale possibilità era fortemente penalizzata dai costi della conversione, ancora troppo elevati rispetto alle aspettative del mercato: le principali cause erano proprio la mancanza di norme tecniche e gli ingenti oneri di omologazione, spiega Confartigianato, che ha fortemente voluto il decreto.
Grazie al provvedimento ora vi sono le basi per effettuare la trasformazione dei veicoli utilizzando un kit composto da un motore elettrico con convertitore di potenza, un pacco batterie e un’interfaccia con la rete per la ricarica delle batterie stesse. Il tutto con una procedura molto simile a quella del montaggio di un impianto a GPL o metano.
In pratica il produttore del kit deve sottoporlo all’omologazione e fornire le prescrizioni per il montaggio, che verrà poi eseguito dall’autoriparatore; questi, una volta terminata l’installazione, porterà l’auto alla Motorizzazione che, a seguito di visita e prova, provvederà all’aggiornamento della carta di circolazione del mezzo.
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