CONFARTIGIANATO IMPRESE BRESCIA E LOMBARDIA ORIENTALE
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A Dentro Casa Expo il convegno di Confartigianato sul Superbonus (e oltre)

Si è tenuto sabato 27 novembre, in occasione di “Dentro Casa Expo 2021”, il convegno di approfondimento dal titolo “E dopo il Superbonus?” che ha visto, dopo la presentazione degli ultimi dati relativi al mondo delle imprese del comparto artigiano delle costruzioni a Brescia, gli interventi di Eugenio Massetti, presidente Confartigianato Imprese Brescia e Lombardia Orientale, Stefano Molgora, presidente Ordine degli Architetti della Provincia di Brescia e Valter Muchetti, Assessore alla Rigenerazione urbana del Comune di Brescia moderati da Giuseppe Amici, vicesegretario generale di Confartigianato Imprese Brescia e Lombardia Orientale.

Il secondo appuntamento targato Confartigianato dal titolo: “Economia digitale e rigenerazione urbana: opportunità per le province”, sempre a Dentro Casa Expo 2021, è previsto per il prossimo venerdì 3 dicembre alle ore 18:00.

Dalla discussione è emersa la bontà dei bonus edilizia, tra le misure più utili per consolidare la ripresa delle attività produttive e la riqualificazione del patrimonio edilizio in un’ottica di transizione green, ma come ancora persistano troppe problematiche per le imprese, soprattutto per le più piccole, per la loro applicazione in concreto. A Brescia le pratiche superbonus presentate sono state solamente 700, a fronte delle oltre 6.300 in Lombardia e 46mila in Italia. Un numero decisamente sotto la media se si considerano il numero degli abitanti e del patrimonio immobiliare. Tra le grandi opportunità di lavoro per un settore in decisa crescita, molte le difficoltà delle imprese nel coglierle: a partire dall’aumento dei costi materie prime e dai tempi, sempre più allungati, per la consegna dei materiali: sono 412 i milioni di euro stimati i maggiori costi sostenuti in media nel 2021 dalle imprese artigiane nel settore costruzioni nella provincia di Brescia. E poi la burocrazia: ad oggi il Superbonus ha avuto effetti positivi (diretti o indiretti) per il 28,1% delle imprese edili artigiane di micro-piccole dimensioni. Tra le imprese artigiane che non hanno finora colto alcun vantaggio a livello di incremento dei ricavi dal Superbonus segnalano come principali cause l’eccesso di burocrazia e l’incertezza normativa, motivazioni queste che hanno rallentato dell’avviamento delle attività.

Nel dettaglio, attraverso come presentato dalla survey di Confartigianato sulle imprese artigiane dell’edilizia (10.836 imprese e 25mila addetti, il 41,8% sulle imprese totali del sistema casa che sono 25.904) lavorano prevalentemente attraverso le detrazioni ordinarie (79,1%). Il Superbonus invece utilizzato solo dal 2,7% degli artigiani. Di queste, attualmente oltre la metà (52%) segnala di riscontrare difficoltà nella gestione dei massimali per l’elaborazione dei preventivi, a causa in prevalenza dell’incremento eccessivo dei costi delle materie prime (83,3%). Capitolo cessione del credito: quasi due imprese su tre, il 64% delle imprese artigiane bresciane non risulta organizzata rispetto alle richieste di cessione del credito/sconto in fattura e ne è il principale ostacolo, anche in talcaso, la burocrazia. Dalla survey di Confartigianato presentata a Dentro Casa è emerso come sia cresciuto il reperimento del personale: nonostante la positiva variazione percentuale degli addetti entranti (3.300 addetti solo tra ott-dic 2021) previsti dalle imprese delle Costruzioni rispetto al periodo ottobre-dicembre 2019 (+39,8%) è cresciuta la difficoltà delle imprese a trovare operai specializzati (nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici in provincia di Brescia): a novembre 2021 sono di difficile reperimento il 59,3% degli addetti (+4,1 punti rispetto a novembre 2021). Start-up delle Costruzioni nate negli ultimi 21 mesi caratterizzati dalla pandemia (da marzo 2020 a ottobre 2021): che sono state 1.349. Solo da gennaio a ottobre 2021: 851 con una variazione percentuale di nuove iscritte del settore rispetto alle iscritte nei primi 10 mesi 2019: del +22,4%.

Per il presidente di Confartigianato Eugenio Massetti: “Le micro e piccole imprese dell’artigianato hanno confermato la loro capacità di superare le crisi più difficili, ma oggi più che mai hanno bisogno del sostegno della politica. Abbiamo già presentato la richiesta di modifiche e di emendamenti per dare continuità agli incentivi, quelli utili, rivedendo i tempi per il completamento dei lavori dando maggiore stabilità temporale e certezze. Anche perché se non si crea una corsa contro il tempo verso l’incentivo, il mercato si calmiera da solo. In questo senso, abbiamo chiesto che non vi siano revisioni al ribasso e maggiori certezze. In questa nuova fase del Paese deve esserci un cambio di passo che metta al centro l’artigianato e le Pmi. Al Governo chiediamo che le riforme e in particolare il PNRR siano a misura di artigiani e piccole imprese e che tengano conto del sostegno a soluzioni green, verso la riqualificazione energetica e la messa in sicurezza del territorio e del patrimonio immobiliare, nella cultura come leva di generazione imprenditoriale e nel potenziamento delle infrastrutture. Continueremo sollecitando a tal proposito tutti i livelli,avanzando richieste ben precise: meno fisco, meno burocrazia e un migliore credito. E, soprattutto, fiducia nel talento e nelle capacità degli imprenditori: possiamo solo noi, con le nostre imprese e il nostro lavoro gettare solide basi per una vera ripartenza”.

Per Stefano Molgora, presidente Ordine degli Architetti della Provincia di Brescia: “Le difficoltà della burocrazia e il modo in cui è stato concepito, le viviamo quotidianamente anche come professionisti. Dal maggio 2020 del dl Rilancio, ai continui aggiornamenti, sino al DL Antifrode. Ogni legge, ha cambiato qualcosa. Complicando, in peggio, la situazione”.

Valter Muchetti, Assessore alla Rigenerazione urbana del Comune di Brescia: “Come Amministrazione, un intervento importante anche per gli edifici pubblici – perso alle scuole – e per i condomini, favoriti dal supporto e dagli studi delle Università di Brescia, insieme a quella di Bergamo. Serve una pianificazione di lungo periodo e per fare questo, piuttosto un bonus economicamente meno vantaggioso, ma che siauna certezza. Anche e soprattutto per chi amministrativa che deve pianificare gli interventi su più annualità”.

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