CONFARTIGIANATO IMPRESE BRESCIA E LOMBARDIA ORIENTALE
Rappresentanza - assistenza - servizi per imprese e persone

News

Confartigianato Lombardia interviene sul tema vaccini in azienda

Il presidente Massetti: «Siamo a disposizione, per fare rete, e vaccinare in azienda».

Il Presidente di Confartigianato Imprese Brescia e Lombardia Eugenio Massetti interviene sul tema della somministrazione dei vaccini nelle aziende, con un’articolata nota a cura di Confartigianato Lombardia: «Abbiamo accolto con interesse il provvedimento approvato dalla Giunta Regionale sulla possibilità di costruire una rete vaccinale riservata ai lavoratori anche presso le aziende, con il contributo di organizzazioni datoriali, imprenditori e medici competenti.
Siamo a disposizione, per fare rete, con l’intero sistema di Confartigianato Lombardia, presente capillarmente in tutta la Regione attraverso 15 Organizzazioni Territoriali, 132 sportelli d’impresa e 95.000 imprese associate.

Dopo averla assicurata alle persone fragili, la scelta di procedere alla vaccinazione dei lavoratori è prioritaria se si vuole restituire al sistema economico la dinamicità persa a causa della pandemia. Con questo sentimento abbiamo assicurato a Regione di voler al più presto sottoscrivere il relativo Protocollo di Intesa, impegnandoci a proporre eventuali integrazioni e adattamenti, per evitare che si inneschino fattori di disparità per le PMI, a cominciare dalla potenziale esclusione di tantissime piccole e medie imprese per le quali sarebbe difficilissimo organizzare la somministrazione dei vaccini nella propria sede, in assenza di adeguate condizioni igienico-sanitarie, logistiche e organizzative.

Un nodo critico resta quello di prevedere figure amministrative e infermieristiche che possano contribuire alla complessa logistica della vaccinazione, tenuto conto che i medici non possono da soli sostenere tutto il carico amministrativo e burocratico conseguente e neppure possono farlo le piccole imprese, se lasciate sole. Riteniamo che occorra definire urgentemente un piano logistico serio, diffuso, capillare, efficiente ed efficace, senza che questo comporti la traslazione dei pesanti costi relativi esclusivamente sulle spalle del sistema produttivo.

Tutte le nostre associazioni territoriali, Brescia compresa, metteranno a servizio le proprie risorse, in una joint venture assolutamente necessaria con Regione Lombardia, alla quale richiediamo un impegno reale nella messa a disposizione di spazi temporanei e attrezzati nei territori, magari con linee e aree dedicate, il necessario personale medico e infermieristico di supporto, ove poter convogliare i lavoratori delle PMI che non possano essere vaccinati nei propri luoghi di lavoro, allorché inadatti. È necessario dunque fare chiarezza e dare certezze agli imprenditori perché possano valutare cosa significa costituire un centro vaccinale presso la propria azienda, garantendo le condizioni di sicurezza, sanitarie, logistiche, organizzative e amministrative richieste dalle bozze di protocolli diffuse.

Anche sui tempi richiediamo a Regione e allo Stato una operazione di assoluta trasparenza, chiarendo, anche per non creare false illusioni, da quando i vaccini saranno disponibili per i lavoratori. Sarà indispensabile, nell’ambito del mondo del lavoro, stabilire con chiarezza quali dovranno essere i settori merceologici e le mansioni considerati a maggior rischio e ai quali, dunque, riservare la priorità. Nonché quali responsabilità, anche penali, rispetto alla gestione della vaccinazione, potranno ricadere sui datori di lavoro stessi. Non ultimo il ruolo del Medico Competente, che può aderire solo volontariamente e che si dovrebbe rendere disponibile assumendosi le responsabilità che la somministrazione del vaccino comporta, riservando il giusto livello di attenzione alla storia clinica della persona e fronteggiando i possibili effetti collaterali e la loro gestione a breve termine.

L’attività di vaccinazione dei lavoratori delle attività produttive costituisce iniziativa di sanità pubblica e si inserisce nella offerta complessiva alla popolazione lombarda, nel rispetto delle priorità definite negli atti di indirizzo nazionali e regionali. I vaccini, qualora disponibili, verranno forniti dal SSR (Sistema Sanitario Regionale), ma l’attività del personale sanitario (Medico Competente in primis) e di quello che deve organizzare la campagna vaccinale sarà interamente a carico delle aziende? Come Confartigianato confermiamo a Regione Lombardia la disponibilità a un confronto tecnico operativo che possa avvenire in tempi brevissimi per fornire a queste cruciali risposte chiare e rassicuranti, a tutela degli imprenditori e dei lavoratori» conclude il Presidente Massetti.

CLICCA QUI PER LEGGERE L’APPELLO (dal Bresciaoggi di lunedì 22 marzo)

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa

Per informazioni:

Area Sviluppo Associativo

Tel: 030/3745.324-284

newsletter

Iscriviti alla newsletter!

Per rimanere aggiornato su tutte le nostre news.

Vuoi scoprire quanto tempo ti manca per la pensione ?

Vuoi scoprire come migliorare la tua connettività con il tuo voucher internet?