Con grande soddisfazione si comunica che dopo un’instancabile e incisiva azione politica, due ricorsi amministrativi e un’istanza cautelare di sospensiva sostenuti da Confartigianato Lombardia, il Direttore Generale della D.G. Infrastrutture Trasporti e Mobilità ha comunicato che l’art. 3, c. 1, lett. b) e l’art. 11, c. 6 del Regolamento regionale 22 dicembre 2014, n. 6 non risultano più vigenti.
Il Comunicato regionale pubblicato sul BURL il 21 febbraio, mette fine ad una situazione di discriminazione delle imprese lombarde rispetto alle loro concorrenti con sede legale fuori regione e prende finalmente atto di una recente sentenza del Consiglio di Stato e di una sentenza della Corte Costituzionale per un analogo vincolo giuridico introdotto da Regione Piemonte.
Regione Lombardia ha invitato le Amministrazioni Provinciali, gli Organi e le Autorità di controllo ad attenersi alle nuove indicazioni.
Pertanto gli autobus in questione non potranno più essere radiati dal Registro regionale.
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