CONFARTIGIANATO IMPRESE BRESCIA E LOMBARDIA ORIENTALE
Rappresentanza - assistenza - servizi per imprese e persone

News

Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi Ucraina

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DECRETO-LEGGE n. 21 del 21 marzo 2022 c.d. “Crisi Ucraina” che introduce misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi in atto.

In particolare, il provvedimento affronta due ambiti di interesse per le imprese:
1. misure in tema di prezzi dell’energia e dei carburanti;
2. sostegni alle imprese.

1. Misure in tema di prezzi dell’energia e dei carburanti

• Le aliquote di accisa sulla benzina e sul gasolio impiegato come carburante, sono rideterminate, dal giorno di entrata in vigore del presente decreto (22/3/22) e fino al trentesimo giorno successivo alla medesima data, nelle seguenti misure:

a) benzina: 478,40 euro per 1.000 litri;
b) olio da gas o gasolio usato come carburante: 367,40 euro per 1.000 litri.

Di conseguenza il prezzo del carburante diminuirà di 25 centesimi di euro al litro per un periodo di 30 giorni dalla data di entrata in vigore del provvedimento.

• Per l’anno 2022, l’importo del valore di buoni benzina o analoghi titoli ceduti a titolo gratuito da aziende private ai lavoratori dipendenti per l’acquisto di carburanti, nel limite di euro 200 per lavoratore non concorre alla formazione del reddito; quindi la normativa prevede la possibilità, per i datori di lavoro privati e solo per l’anno 2022, di erogare, ai propri dipendenti, buoni benzina o titoli analoghi per l’acquisto di carburante, esenti da imposizione fiscale fino a euro 200 per lavoratore. Sembrerebbe, pertanto, che la nuova agevolazione prevista specificamente per i buoni carburante, che di per sé potrebbero rientrare tra i beni ceduti ai dipendenti contemplati dal comma 3, art. 51 del TUIR soggetti al limite di esenzione di euro 258,23, sia aggiuntiva e cumulabile con tale previsione agevolativa, con la conseguenza che, nel complesso, l’erogazione di buoni carburante potrebbe potenzialmente risultare esente per un importo massimo di euro 458,23. Sul punto si ritiene necessario un intervento chiarificatore da parte dell’Agenzia delle Entrate. Nel frattempo, si ritiene consigliabile, ai fini dell’applicazione del nuovo limite di esenzione di euro 200, attribuire i buoni carburante se non alla generalità dei lavoratori almeno a categorie omogenee di lavoratori.

• Energia elettrica: alle imprese con potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW, diverse dalle imprese a forte consumo di energia elettrica, è riconosciuto un credito di imposta, pari al 12 per cento della spesa sostenuta per l’acquisto della componente energetica effettivamente utilizzata nel secondo trimestre dell’anno 2022, qualora il prezzo della stessa, calcolato sulla base della media riferita al primo trimestre 2022, al netto delle imposte e degli eventuali sussidi, abbia subito un incremento del costo per kWh superiore al 30% del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell’anno 2019.

• Gas: alle imprese diverse da quelle a forte consumo di gas naturale è riconosciuto un credito di imposta, pari al 20 per cento della spesa sostenuta per l’acquisto del medesimo gas, consumato nel secondo trimestre solare dell’anno 2022, per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici, qualora il prezzo di riferimento del gas naturale, calcolato come media, riferita al primo trimestre 2022, dei prezzi di riferimento pubblicati dal Gestore del mercati energetici (GME), abbia subito un incremento superiore al 30% del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell’anno 2019.

• Vengono incrementati i seguenti crediti d’imposta:

– quello a favore delle imprese energivore (dal 20% al 25%);
– quello a favore delle imprese a forte consumo di gas naturale (dal 15% al 20%).

N.B. Per i crediti d’imposta sarà necessario attendere la pubblicazione delle circolari operative contenenti le modalità di presentazione delle richieste e le regole dei conteggi.

2. Sostegni alle imprese

• Le imprese con sede in Italia, clienti finali di energia elettrica e di gas naturale, possono richiedere ai relativi fornitori con sede in Italia, la rateizzazione degli importi dovuti per i consumi energetici, relativi ai mesi di maggio 2022 e giugno 2022, per un numero massimo di rate mensili non superiore a ventiquattro.

• Trattamenti di Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria – CIGO: per fronteggiare nel 2022 situazioni di particolare difficoltà economica, i datori di lavoro rientranti nel campo di applicazione della CIGO, che non possono più ricorrere ai trattamenti ordinari di integrazione salariale per esaurimento dei limiti di durata nell’utilizzo previsti dal D.Lgs n. 148/2015, possono ricorrere a ulteriori trattamenti di CIGO,

– in deroga alle disposizioni previste dal D.Lgs n. 148/2015 in materia di durata massima complessiva dei trattamenti di integrazione salariale (art. 4) e di durata degli interventi di cassa integrazione ordinaria (art. 12);
– per un massimo di 26 settimane fruibili fino al 31 dicembre 2022.

Il trattamento di CIGO è riconosciuto nel limite di spesa di 150 milioni di euro per l’anno 2022. La norma affida all’INPS le attività di monitoraggio e prevede, altresì, che “qualora dal predetto monitoraggio emerga il raggiungimento anche in via prospettica del limite di spesa, l’INPS non prende in considerazione ulteriori domande”.

• Per fronteggiare, nell’anno 2022 situazioni di particolare difficoltà economica, i datori di lavoro di determinati settori particolarmente colpiti (come ad esempio hotel e agenzie di viaggio, ristorazione, parchi divertimento, stabilimenti termali, sale giochi, musei ecc.),

– che occupano fino a 15 dipendenti;
– rientranti nel campo di applicazione dei Fondi di solidarietà obbligatori e del Fondo di integrazione salariale FIS;
– che non possono più ricorrere all’assegno di integrazione salariale per esaurimento dei limiti di durata nell’utilizzo previsti dal D.Lgs n. 148/2015;

possono ricorrere a ulteriori trattamenti di AIS (Trattamenti di assegno di integrazione salariale per settori turistici);

– in deroga alle disposizioni previste dal D.Lgs n. 148/2015 in materia di durata massima complessiva dei trattamenti di integrazione salariale e di durata degli interventi di assegno di integrazione salariale;
– per un massimo di otto settimane fruibili fino al 31 dicembre 2022.

Il trattamento di AIS è riconosciuto nel limite di spesa di 77,5 milioni di euro per l’anno 2022. La norma affida all’INPS le attività di monitoraggio e prevede, altresì, che “qualora dal predetto monitoraggio emerga il raggiungimento anche in via prospettica del limite di spesa, l’INPS non prende in considerazione ulteriori domande”.

• I datori di lavoro di determinati settori particolarmente colpiti dalla crisi internazionale in atto in Ucraina – come ad esempio settore siderurgico, del legno della ceramica ecc. – ed identificati nell’Allegato A, i quali fino al 31 maggio 2022, sospendono o riducono l’attività lavorativa ricorrendo alle integrazioni salariali ai sensi del D.Lgs n. 148/2015, sono esonerati dal pagamento della contribuzione addizionale.

• Credito d’imposta IMU per il comparto turistico: per il 2022 è riconosciuto un credito d’imposta alle imprese turistico-ricettive,comprese quelle che esercitano attività agrituristica, alle imprese che gestiscono strutture ricettive all’aria aperta, nonché alle imprese del comparto fieristico e congressuale, ai complessi termali e ai parchi tematici, inclusi i parchi acquatici e faunistici, in misura corrispondente al 50% dell’importo versato a titolo di seconda rata dell’anno 2021 dell’imposta municipale propria (IMU) per gli immobili rientranti nella categoria catastale D/2 a condizione che i proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate e che abbiano subìto una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi nel periodo indicato di almeno il 50% rispetto al corrispondente periodo dell’anno 2019.

• Anticipazione delle risorse del Fondo per l’adeguamento prezzi: al fine di mitigare gli effetti economici derivanti dagli aumenti eccezionali dei prezzi di alcuni materiali da costruzione, nonché dei carburanti e dei prodotti energetici, il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili può riconoscere, nel limite complessivo del 50% delle risorse del fondo, un’anticipazione pari al 50% dell’importo richiesto dalle imprese.
Autotrasporto – Gli interventi, che si inquadrano nella cornice nel Protocollo d’Intesa siglato da Confartigianato Trasporti nell’ambito della vertenza di settore col Governo, sono vòlti a mitigare gli aggravi economici per il settore derivanti dall’aumento eccezionale dei prezzi dei carburanti e dei prodotti energetici e si aggiungono a quelli già adottati con il precedente decreto energia (DL 17/2022) per complessivi 80 milioni di euro. Essi prevedono:

• clausola di adeguamento corrispettivo contratti scritti: clausola di adeguamento di tale corrispettivo al costo del carburante, sulla base delle variazioni intervenute nel prezzo del gasolio da autotrazione a seguito delle rilevazioni mensili del Ministero della transizione ecologica, qualora dette variazioni superino del 2 per cento il valore preso a riferimento al momento della stipulazione del contratto o dell’ultimo adeguamento effettuato. Inoltre, al fine di mitigare gli effetti conseguenti all’aumento dei costi del carburante per autotrazione incentivando, al contempo, il ricorso alla forma scritta nella stipulazione in caso di contratti di trasporto di merci su strada, il corrispettivo nei contratti di trasporto di merci su strada conclusi in forma non scritta, si determina in base ai valori indicativi di riferimento dei costi di esercizio dell’impresa di trasporto merci per conto di terzi, pubblicati e aggiornati dal Ministero delle infrastrutture e della mobilità.

• Al fine di mitigare gli effetti conseguenti all’aumento dei costi del carburante per autotrazione incentivando, al contempo, il ricorso alla forma scritta nella stipulazione in caso di contratti di trasporto di merci su strada, il corrispettivo nei contratti di trasporto di merci su strada conclusi in forma non scritta, si determina in base ai valori indicativi di riferimento dei costi di esercizio dell’impresa di trasporto merci per conto di terzi, pubblicati e aggiornati dal Ministero delle infrastrutture e della mobilità.

• Ulteriori sostegni al settore con lo stanziamento aggiuntivo di 15 milioni di euro per l’anno 2022 al Comitato centrale per l’Albo degli autotrasportatori che provvede, tra l’altro, a erogare alle imprese le risorse a titolo di riduzione compensata dei pedaggi autostradali e di ulteriori 5 milioni per l’aumento delle deduzioni forfetarie delle spese non documentate, limitatamente al periodo d’imposta 2021, ai titolari di imprese di autotrasporto alla guida dei veicoli.

• Esonero per l’anno 2022, per le imprese di trasporto merci per conto terzi, dal versamento del contributo all’Autorità di regolazione dei trasporti.

• Rifinanziamento per il 2022 dei bonus destinati ai settori marittimo e ferroviario (“Marebonus” e “Ferrobonus“) con complessivi 38,5 milioni di euro, in aggiunta alle risorse già previste dai decreti precedenti, per incentivare il trasporto delle merci via mare e ferrovie, ridurre il traffico stradale e favorire l’intermodalità.

• Istituzione di un fondo di 500 milioni di euro per l’anno 2022 da destinare al sostegno del settore dell’autotrasporto per mitigare gli effetti economici derivanti dagli aumenti eccezionali dei prezzi dei carburanti. Nell’impossibilità di agire direttamente in maniera corposa sulle accise per i noti vincoli comunitari, il Governo mette in campo risorse ad hoc per il settore da destinare come contributi alle imprese di autotrasporto, con criteri e modalità di erogazione che saranno oggetto di apposito decreto interministeriale MIMS/MEF da adottare entro 30 giorni.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa

Per informazioni:

Area Sviluppo Associativo

Tel: 030 3745.284-283

newsletter

Iscriviti alla newsletter!

Per rimanere aggiornato su tutte le nostre news.

Vuoi scoprire quanto tempo ti manca per la pensione ?

Vuoi scoprire come migliorare la tua connettività con il tuo voucher internet?