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Manovra 2025: le novità che impattano sulla tassazione dei dipendenti

La Legge di Bilancio 2025 porta con sé una serie di cambiamenti significativi che impatteranno sia le aziende che i lavoratori dipendenti. Ecco un elenco delle principali novità in materia di lavoro.

Tassazione dei fringe benefit auto: sostenibilità al centro
Dal 1° gennaio 2025, la tassazione dei veicoli aziendali assegnati ad uso promiscuo sarà rivoluzionata. Il criterio basato sulle emissioni di CO₂ sarà sostituito da un sistema legato alla tipologia di alimentazione:
– 10% per veicoli elettrici;
– 20% per ibridi plug-in;
– 50% per tutti gli altri (benzina, diesel, GPL, metano).

Questa nuova impostazione favorisce l’adozione di veicoli più sostenibili e incentiva le aziende a investire in flotte a basso impatto ambientale. I veicoli assegnati prima del 2025 continueranno ad essere tassati con il vecchio sistema, generando un doppio regime fiscale.

Esenzione e deducibilità delle spese rimborsate ai lavoratori dipendenti ed assimilati
I rimborsi analitici delle spese per vitto, alloggio, viaggio e trasporto sostenute dal lavoratore per le trasferte, non concorrono a formare il reddito e saranno deducibili ai fini Ires ed Irap a condizione che i pagamenti di tali spese siano effettuati con metodi tracciabili (versamento bancario o postale, carte di credito e prepagate, assegni bancari e circolari). Eventuali rimborsi effettuati in contanti ne determinano l’assoggettamento a imposte (e contributi).

Nuovi limiti per i fringe benefit
I fringe benefit per i dipendenti confermano la soglia di esenzione di 1.000 euro, elevata a 2.000 euro per i lavoratori con figli a carico. Questa misura include beni, servizi, utenze domestiche, affitti e interessi sui mutui per l’abitazione principale. Tuttavia, in caso di superamento del limite, l’intero importo sarà tassato, senza possibilità di esenzione parziale.

Rimane confermata anche la previsione in base alla quale i datori di lavoro provvedono all’attuazione di tali misure agevolative previa informativa alle rappresentanze sindacali unitarie laddove presenti.

Congedi parentali
Un’importante novità riguarda il congedo parentale, la cui indennità sale all’80% per tre mesi, sostenendo le famiglie nei primi anni di vita dei figli.

Decontribuzione lavoratrici madri
Le lavoratrici madri con almeno due figli potranno beneficiare di una riduzione dei contributi previdenziali, applicabile fino al decimo anno di età del figlio più piccolo.
Dal 2027, per le madri con tre o più figli, l’esonero si estenderà fino al diciottesimo anno di età del figlio più giovane. Questo sostegno economico mira a migliorare l’equilibrio tra lavoro e famiglia, incentivando la partecipazione femminile al mercato del lavoro.

Nuove misure di riduzione del cuneo fiscale
A fronte della mancata conferma, per il 2025, dell’esonero parziale dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti (c.d. “esonero IVS” del 6% – 7%), a decorrere dal 2025, sono introdotte due misure in ambito fiscale.

La prima misura finalizzata alla riduzione del cuneo fiscale consiste in una somma integrativa spettante a condizione che il lavoratore dipendente abbia un reddito complessivo annuo non superiore a 20.000 euro; Tale somma sarà di importo variabile secondo le misure sotto riportate:

Questa somma sarà riconosciuta in automatico dal sostituto d’imposta in ciascun periodo di paga, e sarà gestita come somma netta il cui riconoscimento al lavoratore dipendente genera un credito per il sostituto d’imposta da recuperare in compensazione nel Mod. F24.

La seconda misura finalizzata alla riduzione del cuneo fiscale consiste in una ulteriore detrazione d’imposta spettante a condizione che il lavoratore dipendente abbia un reddito complessivo annuo superiore a 20.000 euro ma non a 40.000 euro, ed è fissata in 1.000 euro annui ma, se il reddito complessivo supera la soglia di 32.000 euro, l’importo si riduce progressivamente fino ad azzerarsi con un reddito pari a 40.000 euro;
Tale detrazione è rapportata al periodo di lavoro ed è riconosciuta in via automatica dal sostituto d’imposta in ciascun periodo di paga. Inoltre tale detrazione verrà determinata come riduzione dell’imposta lorda e quindi vada riconosciuta nel limite della capienza dell’imposta lorda e che, in caso di incapienza di quest’ultima, non si generi alcun credito per il lavoratore dipendente.

Proroga della maggiorazione del costo ammesso in deduzione in presenza di nuove assunzioni
Imprese e professionisti che incrementano il numero di dipendenti a tempo indeterminato potranno beneficiare di una maxi-deduzione del 120% (elevabile al 130%) per il triennio 2025 – 2027: è quanto prevede la legge di Bilancio 2025 che estende l’agevolazione introdotta inizialmente, per il solo 2024.

Detrazioni fiscali per familiari a carico
Dal 2025, la detrazione per figli a carico sarà estesa ai giovani tra i 21 e i 30 anni, purché rispettino i requisiti di reddito. Inoltre, per i figli disabili non ci saranno limiti di età. Le detrazioni per altri familiari, invece, saranno riservate solo agli ascendenti conviventi, come genitori e nonni.

Per i lavoratori extracomunitari, le detrazioni non saranno più applicabili ai familiari residenti all’estero, segnando un cambio importante nelle politiche fiscali.

I nostri uffici sono a vostra disposizione per qualsiasi chiarimento al riguardo.

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Tel: 030 3745.219

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