A partire dal 1° gennaio 2017 è stato introdotto l’obbligo dell’invio telematico trimestrale all’Agenzia delle Entrate dello spesometro, cioè delle fatture emesse e ricevute e le relative note di variazione registrate nel trimestre nonché dell’invio telematico delle liquidazioni periodiche Iva, con scadenza mensile o trimestrale.
Sono state altresì previste delle sanzioni nel caso in cui le predette comunicazioni (spesometro o liquidazioni) siano inviate con dati inesatti e/o incompleti oppure in ritardo rispetto alle scadenze stabilite.
A tal proposito, con Risoluzione del 28 luglio 2017, n. 104, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che anche per tali sanzioni è applicabile l’istituto del ravvedimento operoso.
Relativamente allo spesometro, è prevista la sanzione di 2 euro per ciascuna fattura, fino ad un massimo di euro 1.000 per ciascun trimestre. Inoltre qualora la comunicazione omessa venga inviata entro 15 giorni dalla scadenza, o una comunicazione errata venga corretta entro tale termine, la sanzione viene ridotta alla metà (1 euro per ciascuna fattura fino a euro 500 per ciascun trimestre).
Diversamente per la Comunicazione dati delle liquidazioni periodiche, la sanzione va da un minimo di euro 500 ad un massimo di euro 2.000. Anche in questo caso è prevista la riduzione al 50% se la trasmissione è effettuata (o corretta) entro 15 giorni dalla scadenza.

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