Dal 1° Luglio i titolari di Partita Iva potranno beneficiare di un credito d’imposta pari al 30% delle commissioni addebitate sui pagamenti ricevuti solo da clienti finali, a fronte di beni e servizi, con carte di credito, di debito e prepagate (art. 22 DL 124/2019).
Inoltre scatta la nuova soglia al limite del pagamento in contante a 1.999,99 euro. Il nuovo step del limite al contante sarà dal 1° Gennaio 2022 fino a 999,99 euro.
Altra condizione per avvalersi del credito d’imposta è costituita dal limite dei ricavi o compensi relativi all’anno d’imposta precedente che non deve superare i 400mila euro.
A regolare le modalità è intervenuta la Banca d’Italia con provvedimento 21/04/2020 (G.U. 111 del 30/04/2020): le imprese che hanno stipulato con gli intermediari un regolare contratto di convenzionamento per l’accettazione e il trattamento delle operazioni di pagamento con strumenti tracciabili riceveranno mensilmente, nella propria casella di Pec o nell’online banking (entro il 20° giorno del mese successivo al periodo di riferimento) tutti i dati funzionali alla determinazione del credito (numero e valore totale, separata indicazione dei consumatori finali e prospetto riepilogativo delle commissioni addebitate); la documentazione relativa dovrà essere conservata per dieci anni calcolati dall’anno di utilizzo.
Il credito maturato va utilizzato solo in compensazione con F24 a decorrere dal mese successivo a quello in cui la spesa è stata sostenuta. Deve inoltre essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di maturazione e successivi sino a conclusione.
Non sono previste sanzioni per chi non installa i POS.
Per informazioni e chiarimenti
tel. 030/3745206
assistenza.fiscale@confartigianato.bs.it