Il Consiglio direttivo nazionale di Confartigianato Trasporti riunito a Roma ha deliberato l’adesione delle proprie imprese al fermo dei servizi proclamato da Unatras se il Governo non cambia rotta sulle politiche per il settore.
“Dall’analisi dei provvedimenti contenuti nella Legge di Bilancio e nel DL Fiscale l’autotrasporto italiano esce gravemente penalizzato, con tagli irricevibili sui fondi per il recupero accise sui veicoli euro 3 e sulle risorse per la competitività del settore, mai discussi con le rappresentanze, che compromettono la sopravvivenza stessa di migliaia di imprese – commenta Tiziano Frisoni, presidente regionale della categoria -. Tutto ciò si aggiunge alla mancata attuazione delle regole fondamentali, richieste da tempo, quali i costi di esercizio e il rispetto dei termini di pagamento”.
Per tutti questi motivi i dirigenti dell’autotrasporto di Confartigianato provenienti da tutte le regioni d’Italia, hanno avallato la linea portata avanti dal Comitato esecutivo Unatras, decidendo l’organizzazione di assemblee territoriali con la categoria e dando pieno mandato al Presidente nazionale Genedani di espletare tutte le procedure previste per la dichiarazione di fermo se il Governo, già nell’incontro fissato il 14 novembre al Ministero dei Trasporti, non metterà in atto le necessarie misure a tutela della competitività, regolarità e dignità del comparto.