Nella seconda parte dell’anno sono “esplose” le quotazioni di gas metano ed energia sui mercati internazionali.
Il contratto sottoscritto da CEnPI – Confartigianato Energia per le Imprese – per le forniture 2021 ha finora messo al riparo le imprese aderenti dai rincari che sul mercato molte aziende stanno già subendo, con prezzi tripli o addirittura quadrupli rispetto a quelli garantiti da CEnPI.
Per l’anno 2022 le attuali quotazioni future indicano una triplicazione del prezzo del gas metano, e un raddoppio del prezzo dell’energia elettrica, a causa di fattori geostrategici e di mercato legati al gas metano, che si riflettono anche sui prezzi dell’energia elettrica, che in Italia vine prodotta per il 50% con il gas.
Le motivazioni dell’aumento del prezzo del gas sono diverse, fra queste sicuramente vi è lo scarso afflusso di gas in Europa, principalmente dalla Russia, le riserve meno piene del consueto, temperature più rigide del previsto infine la forte speculazione che è la componente più importante.
Secondo molti esperti consultati in questi mesi le quotazioni probabilmente scenderanno nel corso dell’anno, anche perché a lungo termine non sono sostenibili per le famiglie e il sistema produttivo occidentale, e, in particolare per quello europeo.
Le attuali quotazioni a prezzo fisso sono molto elevate, pertanto, CEnPI ha optato per un prezzo variabile legato al PUN (Prezzo Unico Nazionale) per l’energia elettrica, e legato al PSV (Punto di Scambio Virtuale) per il gas metano, con la possibilità di fissarlo in corso di fornitura in funzione dell’andamento di mercato.
A tal fine, come sempre, continueremo a monitorare le quotazioni per non lasciarci sfuggire le eventuali occasioni che potrebbero presentarsi.
In questo contesto di esplosione dei prezzi delle fonti energetiche “tradizionali” intendiamo partecipare attivamente al processo di transizione ecologica; pertanto le forniture di energia elettrica saranno al 100% provenienti da fonti rinnovabili certificate.
