Confartigianato in pressing su tutti gli Enti preposti, Ministeri in primis e poi Regione Lombardia, per risolvere il paradosso che ostacola l’adozione del superbonus per gli edifici di Brescia allacciati al teleriscaldamento.
Succede questo: ad oggi sono circa 28mila gli edifici ostacolati nell’accesso alla detrazione fiscale del superbonus 110% perché penalizzati dal ricalcolo dei fattori di conversione applicato per l’emissione dell’attestato di prestazione energetica. Nel mese di giugno A2A ha infatti aggiornato i fattori di conversione in energia primaria del teleriscaldamento, valori che il gestore delle reti di teleriscaldamento è tenuto a far validare e aggiornare ogni due anni sulla base del DM del 26 giugno 2015. In pratica, la quasi totalità degli immobili allacciati al teleriscaldamento salgono in classe A4, precludendo il loro accesso all’agevolazione non potendo garantire il salto di due classi energetiche.
Questa situazione risulta essere molto critica in questo momento di corsa al superbonus in quanto edifici che avevano valutato l’accessibilità al superbonus si trovano esclusi, magari a fronte di valutazioni o procedure già avviate.
Oltre al fatto che tale approccio crea una distorsione nel mercato in quanto edifici che non sono stati oggetto di interventi di riqualificazione energetica migliorano la propria classe solo per una mera questione di calcolo.
Per questo motivo Confartigianato Imprese Brescia ha aderito insieme alle altre organizzazioni di rappresentanza all’appello per risolvere questa paradossale situazione. Il nostro Paese è fortemente impegnato nell’attuale una transizione ecologica, con la finalità di assicurare un futuro migliore ai nostri figli. L’approvazione del PNRR da parte del Governo ha dato ulteriore impulso a questo compito: una soluzione virtuosa che creerebbe ricchezza ai territori, salvaguardando l’ambiente. Al momento, la soluzione preclude ai cittadini bresciani la fruizione del superbonus, nonostante paghino e consumino una parte rilevante di energia. In parole povere, la città più virtuosa del Paese è la più penalizzata.