Le imprese, incassata la nascita di un esecutivo che pare più attento alle loro esigenze, adesso spingono per la ripresa economica e promuovono il piano lombardo per il «Recovery», cioè le proposte che la Regione ha messo a punto – e già inviato al Governo – con la speranza che possano diventare parte integrante di quel piano nazionale che dovrà essere riscritto per sfruttare le risorse messe in campo dall’Europa: i 209 miliardi del fondo «Next Generation Eu».
Il mondo produttivo promuove il piano regionale che prevede 34 progetti per 35 miliardi di fondi Ue. Si parla di digitalizzazione, transizione ecologica, equità sociale, infrastrutture, formazione, salute.
«Ci siamo – riflette il presidente di Confartigianato Imprese Brescia e Lombardia Eugenio Massetti – quando vedo l’investimento di 4 miliardi sul 5G e la banda ultra-larga, dico che ci siamo: è uno dei gap che dobbiamo colmare, soprattutto in alcuni territori è un handicap e ci sono fior di imprese penalizzate da questo. Ottimo l’investimento su biogas e biometano, si potrebbe anche mettere qualcosa di più. Ottimo il potenziamento del sistema viario e ferroviario. Ci sono aeroporti come Montichiari che hanno grandi potenzialità e vengono tenuti in un angolino, e ci sono da migliorare i collegamenti. Ottima la digitalizzazione, a noi sta molto a cuore anche il tema dei giovani nel mondo del lavoro, con l’apprendistato che viene ostacolato quando invece si tratta di insegnare un mestiere». «Fra tante cose positive – aggiunge Massetti – una è da notare: se tutte le misure saranno direzionate verso le grandi e medie imprese, le piccole soffriranno ancora di più. Attenzione a non concepire misure a taglia unica perché sarebbero miopi. Di questo sono molto preoccupato».
(Da Il Giornale del 1 marzo 2021 – leggi l’articolo completo CLICCA QUI).