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Dopo LIBRIXIA 2024: lunedì 2 dicembre Dario Franceschini e il libro “Aqua e tera”
lunedì 2 Dicembre 2024 / 08:00 - 17:00
L’annuale manifestazione libraria realizzata da Confartigianato Imprese Brescia e Lombardia Orientale, attraverso il proprio Circolo culturale ANCoS, e dal Comune di Brescia termina la programmazione con Dario Franceschini e il libro “Aqua e tera”.
In programma lunedì 2 dicembre alle ore 17:30, presso l’Auditorium della sede di Confartigianato Imprese Brescia, di via Orzinuovi 28, in città vedrà la partecipazione, dopo i saluti iniziali del presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti, dell’autore Dario Franceschini in dialogo con il Vicesindaco di Brescia Federico Manzoni e la giornalista Magda Biglia.
L’incontro è ad ingresso libero e gratuito sino ad esaurimento dei posti a disposizione.
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Dario Franceschini: con il primo romanzo “Nelle vene quell’acqua d’argento” (del 2006) ha vinto in Francia il Premier Roman di Chambéry e, in Italia, il premio Opera Prima Città di Penne e il premio Bacchelli. In seguito ha pubblicato “La follia improvvisa di Ignazio Rando”, da cui è stato tratto un omonimo spettacolo teatrale, “Daccapo”, “Mestieri immateriali di Sebastiano Delgado” e la raccolta di racconti “Disadorna”. I suoi romanzi sono tradotti in Francia per Gallimard. È stato per sette anni Ministro della Cultura.
Dopo la fine del primo conflitto mondiale, nelle campagne ferraresi esplode la rabbia di migliaia di braccianti, sfruttati da decenni nei lavori di bonifica delle valli infestate dalla malaria. I Callegari sono una famiglia di scariolanti e lavandaie che attraversano questo universo di miseria e idealismo, di acqua e terra, in cui sono le donne, prima tra tutte Ginisca, a cercare di cambiare il destino delle loro figlie. La provincia di Ferrara dopo la guerra si trova sotto il dominio incontrastato delle leghe rosse, poi viene travolta dalla reazione delle squadre di camicie nere ed è in questo clima di odio e violenza che si incontrano Tina e Lucia, figlie di un agrario fascista e di un capolega socialista. Una storia d’amore nella terra di Balbo, Matteotti e don Minzoni. Sorretto da una scrittura che affianca ai toni avvolgenti del realismo magico quelli precisi del racconto storico, questo romanzo corale, pieno di vitalismo e di personaggi indimenticabili, trascina i lettori, consegnandoci una storia a cui apparteniamo ancora.